Lo scorso 16 luglio, il Consiglio regionale del Lazio, presieduto da Daniele Leodori, ha approvato la proposta di legge n. 88 del 2013 che riforma i servizi sociali. Obiettivo della riforma è definire un modello di welfare regionale più aperto alla partecipazione dei soggetti pubblici e privati che operano nel sociale; più efficiente ed efficace sotto il profilo della programmazione, dell’organizzazione e della gestione dei servizi; più attento ai bisogni delle persone più deboli e fragili sia dal punto di vista sociale che sanitario. Tra i vari articoli della Legge sono stati disciplinati i diritti degli utenti, le politiche in favore di bambini e adolescenti per la prevenzione e il trattamento del disagio psicopatologico e l’integrazione e l’inclusione sociale delle persone immigrate, inclusi Rom, Sinti e Camminanti.
Riassumono bene il concetto le parole dell’assessore alle Politiche sociali Rita Visini: “È una vittoria dell’intero mondo del sociale: questa riforma l’abbiamo scritta insieme a loro. Adesso il Lazio ha una normativa moderna e avanzata, un welfare non orientato all’assistenzialismo ma incentrato sull’inclusione sociale, che si pone accanto a chi non ce la fa fornendogli gli strumenti per riconquistare autonomia e dignità. Il modello di governance che ci siamo dati ci permetterà di spendere meglio i soldi dei cittadini e di avere quindi più risorse a disposizione per dare una mano alle troppe persone che stanno ai margini delle nostre comunità”.